Libri:        Per informazioni 3349462461  f.picciafoco@gmail.com

 

 

 

 

 

LE VIE DEL TEMPO UMANO”,  Vertigo Libri.  Si può ordinare presso tutte le librerie.  Alcune copie sono disponibili anche contattandomi  all’ indirizzo e-mail f.picciafoco@gmail.com, oppure telefonicamente al 3349462461

Con questo messaggio voglio dare un’ anticipazione sul tema trattato e  sul metodo piuttosto innovativo al quale ho pensato per pubblicizzare l’opera scritta.  Mi rivolgo a tutti voi, a tutte le menti che hanno contribuito e contribuiscono a formare questa  umanità;  a tutte le persone, atee o religiose, che ignorano il proprio destino ma determinano continuamente quello degli  altri.  Mi rivolgo alle persone felici e tristi, malate e sane, a chi prova rabbia e paura, a chi subisce il giudizio e a chi questo giudizio lo esercita, a coloro con cui condivido un’ amicizia solida ma non priva di  nodi da sciogliere, a chi è prigioniero inconsapevole di verità illusorie ed ingannevoli.   Rivolgo a voi il mio pensiero, che ha voluto e reso materiale questo libro.

Vi invito  non solo ad acquistarlo, ma anche a regalarlo; a leggerlo non una sola volta, ma più volte, perché è importante che vi riveli  ciò che ancora non sapete.  Cercate nel libro cosa è che vi impedisce di vivere una nuova realtà; cominciate a pensare se siete realmente voi a condurre la vostra vita, a come usate la vostra intelligenza e a quale fine.  Comprate il libro, regalatelo a chi è lontano da voi, fisicamente o mentalmente; usatelo come gesto di comunione perché loro facciano la stessa cosa con altri.  Dovete essere voi il veicolo, voi l’ informazione; promuovete incontri di discussione e di confronto, predisponetevi al dialogo, in casa vostra o in luoghi d’ incontro comuni.  Uscite e parlatene; come una volta quando la gente si raccoglieva la sera per parlare di vita, come una volta ma con una chiave di lettura un po’ più attuale.  E’ vero la fantasia ci fa sognare, e la realtà non sempre è come la vorremmo noi,  ma proprio per questo dobbiamo sapere perché ogni individuo a volte si crea dal sogno una realtà che gli rende impossibile la vita stessa.  Creiamo un grande palcoscenico all’aperto; diamo vita a un movimento di pensiero che arrivi fino a coloro che gestiscono le nostre attività, fisiche e spirituali; facciamogli capire che siamo pronti e consapevoli,  che tutto ciò che è scritto nel libro in fondo lo abbiamo sempre saputo, così come anche loro lo sanno.  Dimostriamo l’eccezionalità dell’evento così che ognuno di noi si renda parte attiva di questo,  perché tutti acquistino il libro e saranno più informati e consapevoli.  Ogni individuo, di ogni nazione e continente saprà che l’umanità è pronta a cambiare, e i vertici  stessi ne favoriranno  il rinnovamento.  Dobbiamo impegnarci per questo traguardo, scambiarci le corrette  informazioni  atte a creare i giusti modelli materiali e spirituali;  per vivere serenamente poi dovremo semplicemente attenerci a delle regole che hanno valenza mondiale.   La fede è importante per la nostra proiezione futura,  per ciò che vogliamo scoprire; lo è soprattutto per colui che ne ha bisogno.  Ma se consideriamo una civiltà  che nel tempo si è sviluppata scorrettamente,  non è sufficiente la fede a rinnovarla; non è sufficiente perché è costituita anch’ essa da individui separati,  ben lontani dagli interessi comuni a tutti.  Molte  altre  notizie e risposte  le troverete sfogliando il libro.  Capiremo  insieme le  verità individuali che impediscono la realizzazione del sé e di una civiltà moderna; l’obbiettivo da raggiungere è  essenzialmente la chiarezza  sul  linguaggio da usare .  E’ per questo che la conoscenza  dovrà essere estesa alla massima potenza, amplificata  dalle nostre forze  e da quelle mediatiche, affinché  penetri nelle zone e nelle situazioni più remote delle nostre esistenze.   Dobbiamo modificare una consuetudine pigra, fuorviante ed offensiva; dobbiamo capire  la nostra mente quale tipo di  messaggi ci ha inviato e ci invia tuttora.  Per questo insisto nel dire: comprate il libro; non aspettate che ve lo regali qualcuno, fate voi il primo passo; e ricordatevi di chiedere a colui il quale lo avete regalato, se lo ha regalato anche lui a sua volta.    Non abbandonatevi ad una  prima possibile delusione.  E’ vero: chi vi parla non è un autore famoso o quotato nel mondo della cultura, ma dovete capire che proprio in questo sta  la sua forza; non giudicate quanto letto da un punto di vista commerciale, vi ingannereste senza motivo privandovi della possibilità di accrescere la vostra consapevolezza ed allungando i tempi per il rinnovamento.  Su questa  ultima riflessione chiudo,   e rimetto a voi tutto  l’entusiasmo e la fede che nutro in questo progetto.

Un saluto affettuoso a tutti.                                    Franco   Picciafoco

                                                                          f.picciafoco@gmail.com

                                                                          www.picciafoco.it

                                                                          328/3355618

 

Presentazione di Vertigo Libri-Editore

Concetti che offrono gli spunti e le basi per un autentico cambiamento a livello dell’intera umanità.

L’evoluzione, la supremazia assoluta della mente sulla materia, la supremazia della mente inconscia su quella conscia.

L’epigenetica.

E ancora, i rigidi schemi mentali come, ad esempio, il peccato o il senso di colpa; l’unione con il tutto, lo specchiarsi negli altri, le leggi della creazione; la forza dell’amore.

Non facili gli argomenti, chiarissimi il linguaggio e i potenti messaggi che intende trasmettere.

Un libro ardito che osa molto e, come un’aquila in volo, si spinge in alto, quanto più in alto sia possibile arrivare.

 

Pulviscolo di stelle  di Renato Camilloni

 

 

L’ universo fotografico non è soltanto comunicazione visiva.

Ogni uomo si racconta cercando nuove storie; io insieme al mio amico Franco mi sono spesso trovato in questo percorso, eravamo alla ricerca dello scatto migliore, un’ esigenza del nostro essere per rappresentare e superare ogni ostacolo che la vita ci riservava, per descrivere il nostro “io” trasformandolo in continua evoluzione.

Ecco perché l’ immagine cambia e cerca un nuovo scatto sempre nuovo.

Questo è quanto la fotografia mi ha insegnato: come ogni percorso si illumina di una luce sempre più intensa, finchè in ultimo svanisce quando tutto diventa luce.

Franco sa!

Eravamo insieme ad analizzare le foto e il pensiero da esse trasmesso.

E mentre lui si dedica ancora oggi al messaggio fotografico insieme ai nostri amici, ignari alcuni del percorso da noi vissuto, ha lasciato me raccontare la storia....

 

 

 

Presentazione di Rino Di Maio

 

 

H.Mancuse nella sua "La dimensione estetica", scriveva che il mondo che l'arte

sottende non è mai quello della realtà quotidiana, ma neppure è un mondo fantastico o illusorio,nulla contiene che non si trovi anche nella realtà: azioni, pensieri, sentimenti e sogni, potensialità umane e naturali.

E' così che le immagini di Franco Picciafoco attingono la vena artistica all' universo del sogno, del fantastico, oltrepassando i limiti della realtà, seguendo alcune caratteristiche tipiche della surrealtà fotografica.

E un percorso del genere non poteva trovare sbocco migliore in Picciafoco che rappresenta l'indeterminato, il futuro come il passato, il conscio come l' incoscio.

Egli "costruisce" le immagini come dipingendo, aggiungendo la sua sensibilità ed il suo gusto, approdando a risultati apprezzabilissimi.

Dei suoi lavori mi è piaciuto parlarne, guardarli e riflettere e, così come hanno catturato me sono certo cattureranno anche coloro che, forse distrattamente vi porranno lo sguardo.

 

 

 


 

Presentazione di Franco e Rita

 

 

“Caro lettore, questo libro vuole essere uno sguardo, una visitazione sulla

vita dell’uomo.

E’ dedicato a tutti gli esseri viventi di questo universo, a tutti coloro che

hanno maturato un pensiero sulla propria esistenza.

Vorrei condurre ad una visione consapevole di ogni azione esercitata,una

riflessione sull’immagine e sull’effetto che conseguentemente ne deriva,

affinchè ci si illumini sulla strada da percorrere”

 

Così Franco Picciafoco esordisce per introdurre alla visione del suo libro

fotografico, l’ultimo in ordine di tempo, se si considerano le opere

collettive realizzate insieme ad altri artisti, il primo completamente “suo”

con la sola eccezione della moglie Rita che ha collaborato alla stesura dei

testi.

L’idea che ha dato lo spunto a questo libro è stato un recente viaggio in

Egitto.

Il contatto con le ombre e le memorie di questa civiltà millenaria ha dato

voce ad un pensiero che in lui covava da tempo, raccontare con immagini

fotografiche il cammino dell’uomo, la sua evoluzione storica e spirituale

spingendosi fino ad arrivare alla visione di un “dopo” possibile della vita

terrena che assomiglia tanto, come è stato detto in una delle presentazioni,

alle “immagini nella mente dei veggenti”.

 


 

 

Presentazione di Luigi Gargiulo e Cinzia Quaglio

 

L'atmosfera che regna lungo i corsi d'acqua, negli insediamenti urbani, nel rapporto tra gli elementi architettonici di ieri e la vita di tutti i giorni costruisce una realtà unica, affascinante, ricca di magnetismo: una realtà che in passato ha incantato e rapito i viaggiatori stranieri del Grand Tour e che ancora oggi incanta con la stessa intensità di ieri.

 

 

 


 

 

 

 

Ricerca e coordinamento iconografico : Daniele Amoni

Prefazione di Franco Picciafoco

 

 

Ogni volta che provo a mettere nero su bianco alcuni pensieri,  inevitabilmente la mia mente torna a dare spazio ad una risposta senza domanda: rimuovere le convinzioni che non hanno più motivo di esistere.Oggi posso affermare con certezza che questo desiderio si fonda su  ragioni  semplici, cioè contribuire ad allontanare l’apatia di cui si è  vestito l’uomo. Non viviamo più l’ oscurantismo del Medioevo, quando l’uomo aveva pochi riferimenti da cui trarre delle considerazioni; ma se da sempre alcune menti si sono  illuminate, non si può dire la stessa cosa del resto della massa, ancora in balìa di credenze fittizie e fuorvianti. Chi, fino ad oggi si è messo alla nostra guida, ha  abusato di un potere gestendolo in maniera sbagliata;  soltanto se fosse rimasto all’ interno dell’ individuo,  questo potere  avrebbe sviluppato la sua forza,  rivelandosi.Ma noi lo abbiamo delegato  ad altri,  ci siamo voluti liberare di ogni responsabilità. Coloro che rivestono posizioni di comando è perché possiedono le qualità che la società richiede; soltanto chi ha una visione d’insieme avrà più possibilità di comprensione e d’ azione.Noi quindi non vogliamo sentire il peso delle responsabilità, ma siamo sempre pronti a contestare chi le gestisce; purtroppo fino a quando non ci riapproprieremo delle nostre reali capacità, ci saranno sempre scontri fra il potere e chi lo subisce. E’ questo sistema che  scatena  l’ apatia o la rabbia; se oggi ci sentiamo  frustrati   è perché ci siamo venduti, abbiamo finito per accettare dei valori che non sono più attuali. Tutte le lotte condotte  non hanno più senso; hanno portato solo discriminazione, hanno poggiato  le basi su terreni paludosi, dove non c’è libertà di movimento ma si affonda.  La libertà è  una condizione mentale;  non può essere raggiunta a livello fisico,  con l’ occupazione di territori, ma attraverso la crescita collettiva di popoli diversi.   Anche chi si è assunto il potere della gestione spirituale si trova nelle stesse condizioni della società e della politica; anziché diffondere l’ amore e l’ unità, hanno dettato all’ uomo una serie di precetti da osservare, pena il castigo; ma quello che hanno ottenuto sono state continue lotte e divisioni, come nella sfera politica.Chi doveva fungere da cardine per l’ intera umanità ha preferito gestire un potere temporale e materiale piuttosto che spirituale.Tutto infatti si riflette nel tutto; basta saper osservare.Nessuno ha il potere di decidere per gli altri, tutti abbiamo il diritto e il dovere della conoscenza; soltanto con questa consapevolezza saremo in grado di gestirci da soli, rivestendo ogni ruolo che la vita sociale richiede.Ma l’ obbiettivo non è così facile da raggiungere; le abitudini  sono ormai troppo radicate e le colpe troppo difficili da ammettere, da ambedue le parti.Invece che imparare a riconoscere il male che è in ognuno di noi per contrastarlo, lo teniamo in vita e lo alimentiamo attraverso i nostri pensieri, forti del fatto che, come ci hanno insegnato, al peccato segue comunque il perdono, se si rispettano le regole fissate.A poco valgono i pareri degli esperti, che per la risoluzione dei problemi che affliggono i popoli, suggeriscono le loro tesi  da salotto; così come quegli scienziati la cui mente rimane chiusa nello studio puramente sperimentale delle cose. Anche gli studi specifici devono comunque partire da una conoscenza di base unitaria, altrimenti tutto creerà divisione e una sterile moltitudine di informazioni.La scienza medica ad esempio non vuole ancora ammettere che ogni  malattia deriva da una condizione  della mente,  quando spogliata del suo equilibrio, non è più in grado di contrastare nemmeno una semplice influenza.E’ preferibile allora che  l’uomo non si liberi da tutti i suoi condizionamenti, così che diventi assuefatto alle cure mediche e ai farmaci; ma lo stesso vale per tutte le medicine alternative, qualora non prendano in esame il paziente-uomo nella sua complessità.Se infatti la nostra mente ha ancora spazio per queste informazioni, anche se distorte, momentaneamente le assimila e le elabora a suo favore, ma quando non riuscirà più a mantenerle in equilibrio con la parte fisica,  questa inevitabilmente subirà delle ricadute.Oggi sta avvenendo quello che le nostre società hanno pensato ed attratto a loro.Il cambiamento, progressivo o radicale, richiede menti unite, rivolte allo stesso traguardo; dobbiamo crescere insieme come un’ unica grande coscienza.Sta per scadere  il tempo e lo spazio che l’uomo si è illuso di conquistare; prima che la vita inizi e dopo la sua fine, il tempo non esiste,  si dissolve, ne  rimane solo la percezione, una parte  del  tutto  che deve tornare all’ unità. Anche l’uomo è moltitudine che deve realizzarsi nell’unità.  Quello che da sempre lo unisce  è la coscienza primordiale mai perduta; quello che lo divide dagli altri è proprio il limite del tempo e dello spazio.Ogni coscienza si manifesta al momento della nascita, quando si riappropria della vita sensibile, ma ignora ciò che la vita stessa le riserverà, e quale sia il cammino da percorrere.

E’ come salire su un palcoscenico, o come il primo giorno di scuola; poi prosegue  la sua crescita sotto l' insegnamento dei vari maestri e del loro sapere; crea la propria realtà, a volte ingannevole. E’ dalla famiglia che deve iniziare il primo insegnamento. E’ dall’amore che si è ispirata la vita. La vita si è illuminata e come un fiume in piena ha inondato ogni luogo. Solo quando ogni uomo ha pensato  di deviarlo per sè,  tutto si è contratto.Oggi sta alla clemenza del tempo che resta, se tutto si distenderà di nuovo. Noi siamo chiamati a questo compito, tutti ne saremo partecipi, ognuno dovrà fare la sua parte; tutti arriveremo alla nuova  consapevolezza da cui ripartire. L’umanità è condizionata dal tempo, ma questo lo si può contrarre o dilatare; non tutti lo sanno, non tutti vogliono capire tutto, capire che anche il nostro corpo può rendere visibile l’invisibile, farlo vivere attraverso realtà parallele.Noi preferiamo camminare sui bordi, senza vedere cosa c’è dall’altra parte, fino alla prossima traversata; ma la nostra vera natura è nell’ unità, dobbiamo attendere che tutti abbiano svolto i propri compiti e solo allora potremo realizzarci come società funzionante.La realizzazione personale non serve ai fini della crescita;  anche l’asceta che pensa di rinunciare ad ogni forma di materialismo, si inganna perchè tutti partecipiamo a questo percorso, a questa evoluzione spirituale-materiale, nessuno escluso.Anche la famiglia per migliorare, non deve ispirarsi al passato, ma a nuovi modelli di vita da creare insieme; se osserviamo troppo a lungo il passato noi ci chiudiamo.

La stessa tecnologia è oggi al servizio delle sole necessità fisiche; in molti giovani  sopperisce ad una  carenza comunicativa diretta, amplifica e dà forza ad un processo di  continuità affettive. Mi scuso per questo sermone, ma come ho accennato all’inizio non riesco ad affrontare un argomento, senza considerarne tutti gli aspetti. Lo ammetto, sono una persona complessa, che non ha mai cercato scorciatoie illusorie ai fini di un benessere personale, e proprio per questo so di  essere stato sempre me stesso. Forse in me i sentimenti e le emozioni vivono ancora ad uno stadio  primordiale; forse perché ho vissuto e sto vivendo due realtà diverse.La prima è la mia famiglia, cominciando da mio padre e mia madre, poi mia sorella e i miei due fratelli, di cui uno mai conosciuto; tutti loro,  anche nelle rispettive famiglie, hanno rivestito un ruolo fatto di problemi, incomprensione, divisione fisica e morale.La seconda, quella di mia moglie, l’ esatto opposto; fatta di serenità e saggezza derivante dalla condizione di  benessere dei suoi componenti.Io nel mezzo ad osservare il bene e il male; rimanendo il più possibile imparziale e non riconoscendo a nessuno una verità più vera dell’ altra.Le mie considerazioni le ho riportate in questo testo;  molto altro si trova nel libro che stiamo scrivendo io e Rita.

Collocando le immagini nell’album, ho provato delle emozioni molto forti, è stato un po’ come entrare nella realtà  vissuta dai vari personaggi.Ho provato anche un po’ di tristezza nel guardare le foto dei miei figli da piccoli;

non perché ho nostalgia del passato, ma perché ora ho la consapevolezza di non aver dato loro amore a sufficienza a quel tempo.Voglio che sappiano, in questa occasione, che  li amo molto e che li abbraccio;  se sono stato un papà un po’ orso, mi dispiace e chiedo scusa.Ma anche un padre è stato a sua volta un figlio e non è escluso che lo sarà ancora.Oggi vedo Nicola, a sua volta padre; dedica tempo e amore ai suoi figli, in maniera quasi morbosa, perchè è ciò che sente di dover fare, forse  proprio per la mancanza di quell’affetto che io, come padre, non gli ho saputo dare.                         A Rita, che mi ha sempre sostenuto e che mi ha completato nel ruolo di genitore, un bacio.Ad  Anna e Verio, grazie per avermi mostrato che esistono realtà alternative in ogni situazione.La vostra generazione è oggi riportata in questo libro; mi è piaciuto idearlo, dando forma al mio desiderio di unione, che libera i sentimenti più nobili di ogni famiglia.Un abbraccio particolare a Verio con il quale, dopo le prime incomprensioni, si è creato un reciproco sentimento di stima e di affetto.Grazie di cuore, suoceri! Grazie a tutti.

 

franco

 

LIBRI
LIBRI
CASSETTI DI MEMORIA
CASSETTI DI MEMORIA
BLOG
BLOG